lunedì 27 ottobre 2008

DE PILA

Stasera calcetto...e, dopo una salutare doccia bollente, voglio ricordare Umberto Saba e la sua "goal" leggendola avendo come sottofondo una delle canzoni più belle scritte in onore del calcio...

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.


P.S: per la cronaca..abbiamo perso...ma non conta il risultato...conta aver disputato un'ottima gara...(almeno così si dice agli sconfitti...)



P.P.S. Scusate...ma quando i ricordi riaffiorano...ci donano sempre qualche brivido...brividi azzurri in questo caso...

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